ROSCIGNO VECCHIA


Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento si trova un paese fantasma dove vive un unico abitante: si tratta del borgo di Roscigno Vecchia. La storia del paese cilentano e del suo custode, Giuseppe Spagnuolo, ha attirato l’attenzione anche delle telecamere di National Geographic che ha deciso di farvi tappa per visitare quel paese che è stato definito come la “Pompei del ‘900”.

Roscigno Vecchia è oggi uno dei più particolari borghi fantasma grazie alla sua architettura rurale, costituita da case basse in pietra, vicoletti e una piazza centrale, Piazza Nicotera, dove sono ancora più che visibili i resti della chiesa principale. Durante il corso degli anni tutti i suoi abitanti si sono forzatamente spostati nella zona nuova a causa delle numerose frane ed alluvioni che hanno da sempre devastato il paese.






CERTOSA E BATTISTERO DI PADULA


La Certosa di San Lorenzo è un ex monastero, oggi uno dei complessi monumentali più grandi dell’Italia meridionale, patrimonio UNESCO e tra i più vasti in Europa. La costruzione, iniziata per volere di Tommaso Sanseverino nel 1306, durò fino al ‘700. Dall’atrio, dominato dalla grande facciata barocca, si passa alle scuderie, alle officine, alla farmacia e alle cantine.

La chiesa conserva gli altari con le raffinate decorazioni policrome in scagliola con inserti in madreperla, gli affreschi del XVI – XVIII secolo, il pavimento a maioliche settecentesche, i cori lignei intagliati e intarsiati del primo Cinquecento. Magnifico lo spettacolo del chiostro grande: iniziato nel ‘600 e terminato alla fine del ‘700, presenta due ordini di portici e ben 84 archi.

Lungo il portico si aprono i quartieri dei certosini ed in fondo, in una torre ottogonale, lo scenografico scalone ellittico. Il chiostro, con i suoi 12.000 metri quadrati, è uno dei più grandi del mondo. Il battistero paleocristiano è uno dei più antichi di tutto l’occidente. costruito su commissione di papa marcello I, da cui prende nome la chiesa e il borgo, marcellànium, distrutto nel VI secolo forse durante la guerra greco-gotica. nel XII secolo la chiesa viene ricostruita, ora dedicata a san giovanni battista.






GROTTE DI PERTOSA-AULETTA


Situate nel massiccio dei Monti Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta sono uno dei geositi focali del Geoparco “Cilento” e presentano due unicità:

  • sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro;
  • ma sono anche le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.

  • Il viaggio nelle profondità delle Grotte inizia con l’ingresso nella Sala delle Meraviglie . Si prosegue in barca per arrivare al grande Ingresso e a piedi verso la Sala del Trono e la maestosa Grande Sala (alta ben 24 metri). Chi opta per il Percorso parziale a questo punto si dirige verso l’uscita, mentre scegliendo il Percorso completo si continua visitando la Sala delle Spugne, la grande Cascata sotterranea e la suggestiva Sala del Paradiso.






    CASA MUSEO JOE PETROSINO


    Il Museo, allocato nella casa natale di Joe Petrosino, è l’unica Casa-museo dedicata ad un esponente delle forze nell’ordine. In questa casa il 30 agosto 1860 nacque Giuseppe Petrosino. Tra queste mura il piccolo Giuseppe visse fino a 13 anni, quando nel 1873 insieme al padre Prospero, sarto, e a tutta la famiglia, partì per l’America.

    Questo caso di ordinaria emigrazione determinò il destino di Giuseppe che sarebbe diventato, poi, il grande, leggendario Joe, il poliziotto più famoso d’America. Proprio attraverso la visualizzazione e la reificazione del nuovo benessere l’emigrante di ritorno dimostrava ai compaesani rimasti a casa, l’orgoglio di non essere partito invano. La luce elettrica, i nuovi mobili, l’orologio e la catena d’oro, lo stesso modo di vestire diventano un esplicita dichiarazione di successo. Nel Museo sono esposti anche cimeli e documenti relativi all’eroica attività del poliziotto. Tutto ciò rende più suggestiva la visita facendo provare a chi vi si reca le stesse emozioni di coloro che vi hanno vissuto, stimolando valori di legalità e giustizia.






    ATENA LUCANA


    Nel Valle di Diano, in Campania, si trova il comune di Atena Lucana uno dei centri più antichi dell’entroterra cilentina. Il borgo in provincia di Salerno offre ricche testimonianze architettoniche, paesaggistiche, storiche e folcloristiche che riescono ad incantare anche le coppie di innamorati.

    Passeggiare per il centro storico significa ammirare innanzi tutto il Castello, posto a dominare il labirinto sottostante fatto di stretti vicoli, archi e piccole costruzioni realizzate in pietra. E poi i tanti palazzi storici e le splendide chiese.

    Tra queste la Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, edificata sulle rovine di un edificio romano, che fu cappella feudale della Famiglia Sanseverino.






    MONTESANO SULLA MARCELLANA


    Montesano sulla Marcellana, con le case addossate alle pendici di un colle compreso nella Catena appenninica della Maddalena, domina l’intera vallata sottostante. Dal punto di vista ambientale, vera ricchezza del territorio, è senz’altro il complesso termale, immerso nel verde e rinfrescato da sorgenti cristalline. Di esse, una in particolare, con proprietà oligominerali, viene immessa sul mercato nazionale ed internazionale dallo stabilimento “Sorgenti Santo Stefano”.

    Il borgo antico con le sue case arroccate è molto suggestivo. Tra i luoghi sacri, invece, da menzionare l’abbazia di Cadossa, presumibilmente risalente all’anno mille, la chiesa e l’ex convento dei Cappuccini (XVI secolo), la Chiesa di Sant’Andrea (XIV secolo),la Chiesa di Santa Maria di Loreto ad Arenabianca (XVII secolo), la Cappella di Sant’Antonio Abate (XVII secolo) e più recente la Chiesa dell’Assunta. Infine la Chiesa di Sant’Anna, ricostruita di recente in perfetto stile gotico.